Cos'è l'anno bisestile e perché cade ogni quattro anni?

by Admin


Pubblicato il 2020-11-12 13:33:20



Un anno bisestile è un anno in cui vi è un giorno in più, il 29 febbraio.

Di seguito spiegato qual è la sua funzione e come è nato.

In un anno bisestile i giorni non sono 356, ma uno in più: il 29 febbraio. L’anno bisestile cade ogni 4 anni: il prossimo sarà il 2024.

Ma vediamo al seguente link quanto manca al prossimo!! 29 febbraio 2024

Ma che cosa significa questa definizione?

Bisogna innanzitutto distinguere tra «anno civile» e «anno solare». Il primo, anno civile, è quello che vediamo sul calendario. Ovvero quello che dura, appunto 365 giorni. Mentre l’anno solare, il periodo che serve alla Terra per fare un giro completo intorno al Sole, è sempre uguale: 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi

Da questo si deduce che, ogni anno, avanzano circa 6 ore che vengono raggruppate per formare un giorno di 24 ore ogni quattro anni. 

Questa è la spiegazione dell’utilità dell’anno bisestile e dell’introduzione del 29 febbraio nel calendario. Anche con l’aiuto degli anni bisestili, avanza ogni anno qualche minuto. Non sono infatti 6 ore precise quelle che avanziamo, ma «circa» 6 ore. Per sistemare questo problema si è deciso di rendere bisestili anche tutti i primi anni di secolo divisibili per 400 ad esempio il 2000 è stato un anno bisestile, il 1900 non lo è stato e il 2100 non lo sarà.

 

29 febbraio bisestile

 

Questo complesso calcolo per rendere il calendario civile il più possibile coerente con l’anno solare è stato inizialmente creato da Giulio Cesare nel 46 avanti Cristo

Il giorno aggiuntivo viene inserito «il sesto giorno prima delle calende di marzo», che sarebbe il 24 febbraio. Negli anni bisestili, questo durava 48 ore al posto che 24. Quindi c’erano due giorni prima dei sesti giorni prima delle calende. Da qui il nome «Bisextus», bisestile

Si crede tuttavia che solo nel Medioevo si sia iniziato a fissare il giorno in più ogni 4 anni, il 29 febbraio. 

Ad accorgersi dell’avanzo dei minuti e a volerlo correggere è stato Papa Gregorio XIII, per correggere l’errore accumulato fino a quel tempo, nel 1582 il Papa impose una riforma che prevedeva di passare dal 4 ottobre direttamente al 15 ottobre.

Poi aggiunse un nuovo anno bisestile ogni inizio di secolo dei secoli divisibili per 400.